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a proposito di lynch |
ilaria78
Reg.: 09 Dic 2002 Messaggi: 5055 Da: latina (LT)
| Inviato: 14-04-2003 22:05 |
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beh però anche mulholland è un sogno...è vita e sogno,ricordo e proiezione dei desideri insieme....
_________________ ...quando i morti camminano signori..bisogna smettere di uccidere... |
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gmgregori
Reg.: 31 Dic 2002 Messaggi: 4790 Da: Milano (MI)
| Inviato: 14-04-2003 22:25 |
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quote: In data 2003-04-14 22:05, ilaria78 scrive:
beh però anche mulholland è un sogno...è vita e sogno,ricordo e proiezione dei desideri insieme....
| si ma non convince proprio per i rimandi e le atmosfere!
_________________ la bruttura del vuoto è tanto profonda fin quando, cadendo, non ti accorgi di poterti ripigliare. I ganci fanno male, portano ferite, ma correre e faticare per poi giorie è un obbiettivo per cui vale la pena soffrire.
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ilaria78
Reg.: 09 Dic 2002 Messaggi: 5055 Da: latina (LT)
| Inviato: 14-04-2003 22:31 |
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quote: In data 2003-04-14 22:25, gmgregori scrive:
quote: In data 2003-04-14 22:05, ilaria78 scrive:
beh però anche mulholland è un sogno...è vita e sogno,ricordo e proiezione dei desideri insieme....
| si ma non convince proprio per i rimandi e le atmosfere!
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si è vero anche io la penso così l'ho detto anche prima
_________________ ...quando i morti camminano signori..bisogna smettere di uccidere... |
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Alessandro
Reg.: 12 Nov 2002 Messaggi: 1274 Da: Milano (MI)
| Inviato: 14-04-2003 23:35 |
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Uuuh, insomma avrei davvero tantissime cose da dire. Ma non ne ho proprio voglia. Magari un'altra volta.
Però, se posso essere un po' conciso e un po' ermetico e un po' "tecnico", mi pare che qualcuno abbia detto che MD è un film che fa l'amore con un altro film. Giusto, anzi mi sembra che faccia l'amore con un'infinità di film, quelli che sogna.
La serie televisiva TP, invece, credo che si masturbi pensando al film che ancora non c'è, ma che la anticiperà. E lo fa con campi lunghi e carrellate. Limiti della televisione.
In entrambi i casi il rapporto è illusorio.
Ma, per come la vedo io, è l'unica cosa in comune che hanno. Ontologicamente sono incomparabili. Anche se si possono scambiare tra loro facilmente.
La mia preferenza va a entrambi, bellissimi e piacevolissimi : sarebbe come decidere se preferisco il sogno di un rapporto sessuale o farmi una sega da sveglio.
Perdonate la volgarità.
_________________ Io sono tutti. |
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mallory
Reg.: 18 Feb 2002 Messaggi: 6334 Da: Genova (GE)
| Inviato: 14-04-2003 23:58 |
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Ok,premettendo che quello che avete detto è esatto in termini di possibili interpretazioni, non significa necessariamente che i luoghi comuni del cinema lynchano, vadano di pari passo verso gli obbiettivi che Lynch tenta di raggiungere, con le medesime incombenze.
Ho apprezzato entrambi i film, sia la serie di Twin Peaks che il lungometraggio Mulhollan Drive; tuttavia rilevo in quest'ultimo l'esternazione del proprio stile, in maniera del tutto differente, nonostante la possibile riconducibilità a certuni formalismi ricorrenti nel cinema di Lynch, come i drappi rossi, il nano, etc...
Questo procedimento di riorganizzazione dei simbolismi, in un contesto assolutamente differente come può essere quello di Mulholland Drive, implica più che altro il tentativo di ricreare una suspance e un clichè ambientale che funziona, ma che comunque si distacca completamente dalle finalità inarrivabili della pellicola, cosa che in Twin peaks invece, costituisce una chiave di lettura a livello narrativo, e non trascendente il circuito chiuso trama-tematica.
Questo per dire che Twin Peaks resta pur sempre un film, geniale, che vive nei simboli e nella loro ubicazione nel corso della trama, mentre Muholland Drive si serve di questi con furba metodologia e nel contempo, completamente scissi dal percorso che il regista compie per realizzare una splendida metafora sul cinema.
Non vi ammorberò con la mia interpretazione a proposito di questo film, che potrebbe essere sbagliata, ma che comunque, aldilà di questa, lascia in evidenza la diversa funzione dei simboli all'interno dei due film...nel primo fruitori di associazioni, nel secondo escamotage per ricreare un atmosfera, filocitazioni, detentori della "normalità" lynchana.
Se notiamo infatti, in Mulholland, dal risveglio dal sogno, questi emblemi non compaiono più, vi è lo spostamento del sistema di rappresentazione filmica su un differente livello, meno visionario, tuttavia più convulso del primo tempo, perchè trasportato su una realtà che fatica a rendere l'idea della transmetafora della quale il film è alla continua ricerca.
Restano entrambi bellissimi film, uno chiuso in se stesso e in continuo rinovarsi dall'interno, dipendente da una dimensione onirica e strettamente allegorica, piuttosto che metafisica.L'altro, intenzionato ad uscire dalla coralità dell'intereccio, a discapito di ciò che si è tessuto, sfilando le intenzioni e inaridendo le simbologie, dando vita ad un prodotto rinunciato e scaltramente tergiversato.
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gmgregori
Reg.: 31 Dic 2002 Messaggi: 4790 Da: Milano (MI)
| Inviato: 15-04-2003 00:19 |
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quote: In data 2003-04-14 23:35, Alessandro scrive:
Uuuh, insomma avrei davvero tantissime cose da dire. Ma non ne ho proprio voglia. Magari un'altra volta.
Però, se posso essere un po' conciso e un po' ermetico e un po' "tecnico", mi pare che qualcuno abbia detto che MD è un film che fa l'amore con un altro film. Giusto, anzi mi sembra che faccia l'amore con un'infinità di film, quelli che sogna.
La serie televisiva TP, invece, credo che si masturbi pensando al film che ancora non c'è, ma che la anticiperà. E lo fa con campi lunghi e carrellate. Limiti della televisione.
In entrambi i casi il rapporto è illusorio.
Ma, per come la vedo io, è l'unica cosa in comune che hanno. Ontologicamente sono incomparabili. Anche se si possono scambiare tra loro facilmente.
La mia preferenza va a entrambi, bellissimi e piacevolissimi : sarebbe come decidere se preferisco il sogno di un rapporto sessuale o farmi una sega da sveglio.
Perdonate la volgarità.
| completamente in disaccordo su tp. Adesso ho sonno, domani sera ti dico!
_________________ la bruttura del vuoto è tanto profonda fin quando, cadendo, non ti accorgi di poterti ripigliare. I ganci fanno male, portano ferite, ma correre e faticare per poi giorie è un obbiettivo per cui vale la pena soffrire.
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sloberi
Reg.: 05 Feb 2003 Messaggi: 15093 Da: San Polo d'Enza (RE)
| Inviato: 15-04-2003 02:55 |
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Eccomi,seppure in ritardo non potevo certo esimermi dal postare in un topic dedicato al mio regista preferito...
Premetto che ho letto solo il messaggio iniziale di Ilaria perchè sto guardando sul satellite Twin Peaks e avevo paura che qualcuno avesse scritto messaggi con spoilers riguardanti il telefilm.Quindi scusate se riporto cose già scritte da voi.
Intanto Ila sulla riuscita del film non dimenticare che Lyinch in MD ha meno di 3 ore a disposizione quindi mi sembra più che normale che abbia un po' ingarbugliato storie e personaggi rispetto a TP che in totale penso raggiunga le 30 ore di trasmissione.
Detto questo metto le mani avanti dicendo che interpretare Lynch è,per stessa ammissione del regista, poco meno che impossibile.
A questo punto dico la mia:io sono abbastanza convinto che il discorso di Ilaria sia esatto. Di più;alla seconda visione di MD ho cominciato a pensare che il film fosse una sublime sintesi di tutta la filmografia lynchiana,quasi un trattato sui mondi paralleli che riprende spunti espressi ma non troppo argomentati in "Strade perdute". Da questo punto di vista MD e SP si differenziano da TP perchè mettono in luce che sembra il nostro ma invece lo è solo nei sogni;al contrario TP ci mostra solo nei sogni e nelle visioni dei protagonisti ciò che effettivamente corrisponde alla verità,dinnanzi ad una realtà che invece si mostra per lo più ingannevole.
Quando parlo di similitudini col vecchio Lynch invece mi riferisco più alle forme che ai contenuti...forse sono mie paranoie ma come dice Ila c'è il nano e le visioni dei protagonisti che rivoltano la storia sul più bello.Ci sono i drappi rossi e la passione/mania per il caffè che prende alcuni personaggi della storia.C'è Diane che da una parte è una protagonista e dall'altra la fidata segretaria dell'agente Cooper e c'è la scatola blu che richiama il velluto della Rossellini. Ci sono le tappe di quello che sembra sempre essere un viaggio perenne: da Strade Perdute che rende l'idea di un viaggio perduto e senza appigli,alla storia concreta e positiva di Straight alla ricerca di suo fratello per tornare alla strada della perdizione e della distruzione interiore rappresentata da MD.
Ecco penso di essere stato abbastanza palloso quindi vi lascio anche se forse avrei altro con cui rompervi i maroni...ah un'ultima cosa che lega la filmografia di Lynch:le musiche di Badalamenti... semplicemente strepitose!
_________________ E' ok per me! |
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Daniel
Reg.: 14 Feb 2003 Messaggi: 4301 Da: Nuoro (NU)
| Inviato: 15-04-2003 06:07 |
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quote: In data 2003-04-14 23:58, mallory scrive:
Se notiamo infatti, in Mulholland, dal risveglio dal sogno, questi emblemi non compaiono più, vi è lo spostamento del sistema di rappresentazione filmica su un differente livello, meno visionario, tuttavia più convulso del primo tempo, perchè trasportato su una realtà che fatica a rendere l'idea della transmetafora della quale il film è alla continua ricerca.
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Assolutamente d'accordo. E se vogliamo anche Lost Highway gioca molto sul cambiamento in termini narrativi dell'opera ... tanto per stabilire un continuum tra le ultime opere.
Ma è davvero il caso tovare un continuum narrativo parlando di Lynch? No, ma ha un suo insensato divertimento.
Notte!
_________________ ::M:: cineForum |
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gmgregori
Reg.: 31 Dic 2002 Messaggi: 4790 Da: Milano (MI)
| Inviato: 15-04-2003 07:42 |
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quote: In data 2003-04-14 13:11, mallory scrive:
tralasciando il fatto che si scrive Lynch e non Linch...
| Sei proprio Mallory!!!
_________________ la bruttura del vuoto è tanto profonda fin quando, cadendo, non ti accorgi di poterti ripigliare. I ganci fanno male, portano ferite, ma correre e faticare per poi giorie è un obbiettivo per cui vale la pena soffrire.
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gmgregori
Reg.: 31 Dic 2002 Messaggi: 4790 Da: Milano (MI)
| Inviato: 15-04-2003 07:46 |
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quote: In data 2003-04-14 23:58, mallory scrive:
Ok,premettendo che quello che avete detto è esatto in termini di possibili interpretazioni, non significa necessariamente che i luoghi comuni del cinema lynchano, vadano di pari passo verso gli obbiettivi che Lynch tenta di raggiungere, con le medesime incombenze.
| D'accordissimo, ma nessuno credo l'abbia detto, ci siamo limitati più che altro ad analizzare il discorso onirico, simbologia ecc.
_________________ la bruttura del vuoto è tanto profonda fin quando, cadendo, non ti accorgi di poterti ripigliare. I ganci fanno male, portano ferite, ma correre e faticare per poi giorie è un obbiettivo per cui vale la pena soffrire.
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OneDas
Reg.: 24 Ott 2001 Messaggi: 4394 Da: Roma (RM)
| Inviato: 15-04-2003 09:52 |
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quote: In data 2003-04-15 07:42, gmgregori scrive:
quote: In data 2003-04-14 13:11, mallory scrive:
tralasciando il fatto che si scrive Lynch e non Linch...
| Sei proprio Mallory!!!
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secondo me si scrive lunch
_________________ tu che lo vendi, cosa ti compri di migliore ? |
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ilaria78
Reg.: 09 Dic 2002 Messaggi: 5055 Da: latina (LT)
| Inviato: 15-04-2003 11:49 |
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io credo che invece nell'interpretarlo alla propria maniera sia il bello dei suoi film,come in quelli di kubrick, ognuno è libero di vederci quello che più si avvicina al proprio pensiero,quwllo che più lo ha colpito!
_________________ ...quando i morti camminano signori..bisogna smettere di uccidere... |
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ilaria78
Reg.: 09 Dic 2002 Messaggi: 5055 Da: latina (LT)
| Inviato: 15-04-2003 11:52 |
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quote: In data 2003-04-15 02:55, sloberi scrive:
Eccomi,seppure in ritardo non potevo certo esimermi dal postare in un topic dedicato al mio regista preferito...
Premetto che ho letto solo il messaggio iniziale di Ilaria perchè sto guardando sul satellite Twin Peaks e avevo paura che qualcuno avesse scritto messaggi con spoilers riguardanti il telefilm.Quindi scusate se riporto cose già scritte da voi.
Intanto Ila sulla riuscita del film non dimenticare che Lyinch in MD ha meno di 3 ore a disposizione quindi mi sembra più che normale che abbia un po' ingarbugliato storie e personaggi rispetto a TP che in totale penso raggiunga le 30 ore di trasmissione.
Detto questo metto le mani avanti dicendo che interpretare Lynch è,per stessa ammissione del regista, poco meno che impossibile.
A questo punto dico la mia:io sono abbastanza convinto che il discorso di Ilaria sia esatto. Di più;alla seconda visione di MD ho cominciato a pensare che il film fosse una sublime sintesi di tutta la filmografia lynchiana,quasi un trattato sui mondi paralleli che riprende spunti espressi ma non troppo argomentati in "Strade perdute". Da questo punto di vista MD e SP si differenziano da TP perchè mettono in luce che sembra il nostro ma invece lo è solo nei sogni;al contrario TP ci mostra solo nei sogni e nelle visioni dei protagonisti ciò che effettivamente corrisponde alla verità,dinnanzi ad una realtà che invece si mostra per lo più ingannevole.
Quando parlo di similitudini col vecchio Lynch invece mi riferisco più alle forme che ai contenuti...forse sono mie paranoie ma come dice Ila c'è il nano e le visioni dei protagonisti che rivoltano la storia sul più bello.Ci sono i drappi rossi e la passione/mania per il caffè che prende alcuni personaggi della storia.C'è Diane che da una parte è una protagonista e dall'altra la fidata segretaria dell'agente Cooper e c'è la scatola blu che richiama il velluto della Rossellini. Ci sono le tappe di quello che sembra sempre essere un viaggio perenne: da Strade Perdute che rende l'idea di un viaggio perduto e senza appigli,alla storia concreta e positiva di Straight alla ricerca di suo fratello per tornare alla strada della perdizione e della distruzione interiore rappresentata da MD.
Ecco penso di essere stato abbastanza palloso quindi vi lascio anche se forse avrei altro con cui rompervi i maroni...ah un'ultima cosa che lega la filmografia di Lynch:le musiche di Badalamenti... semplicemente strepitose!
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perfetto,unica cosa:credo che anche twin peaks sondi l'interiorità,il sogno che si mescola con la realtà e la "complica"o la scombina.
_________________ ...quando i morti camminano signori..bisogna smettere di uccidere... |
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gmgregori
Reg.: 31 Dic 2002 Messaggi: 4790 Da: Milano (MI)
| Inviato: 15-04-2003 20:41 |
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quote: [i]ILa serie televisiva TP, invece, credo che si masturbi pensando al film che ancora non c'è, ma che la anticiperà. E lo fa con campi lunghi e carrellate. Limiti della televisione.
In entrambi i casi il rapporto è illusorio.
Ma, per come la vedo io, è l'unica cosa in comune che hanno. Ontologicamente sono incomparabili. Anche se si possono scambiare tra loro facilmente.
| Credo che al limite sia il contrario. Se la masturbazione è la congiunzione tra noi e la nostra sessualità più vera e tangibile, allora te lo faccio passare. ma masturbandoci cerchiamo, sognamo, non c'è atto. In TP c'è il sogno e c'è l'atto, un cristallino anello di congiunzione, il Borderline cinematografico, con nucleo mentale intatto.
Fuoco lavora sull'atto sessuale, ormai consumato. come quando ci fumi sopra una sigaretta o finisce un rapporto. TP è ingrediente e esssenza, Fuoco è un muffin, MUl..è la cena di Natale coi nonni dell'anno prima con i racconti di guerra e delle bollette!
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Trovo una difficoltà grandissima a congiungere gli estremi della vita e immettere Mallory in centro di gravità permanente, costruire un sogno cinefilo dove tutti siam d'accordo, e si dice: "bello, brutto, fa schifo"
[ Questo messaggio è stato modificato da: gmgregori il 15-04-2003 alle 20:52 ] |
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gmgregori
Reg.: 31 Dic 2002 Messaggi: 4790 Da: Milano (MI)
| Inviato: 15-04-2003 22:05 |
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Un amico parallelo dice:
"Twin Peaks è un incubo, ed è proprio dagli incubi dell'agente Dale Cooper che si articola e si fonda la vicenda. Degli oracoli apparentemente incomprensibili ma che nascondono i frammenti di quella verità che tanto si cerca e mai si ottiene".
Non ha torto, potrebbe essere il suo Alter Ego!
_________________ la bruttura del vuoto è tanto profonda fin quando, cadendo, non ti accorgi di poterti ripigliare. I ganci fanno male, portano ferite, ma correre e faticare per poi giorie è un obbiettivo per cui vale la pena soffrire.
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